È stata resa nota la data di pagamento delle pensioni di gennaio del prossimo anno, quando gli assegni saliranno leggermente per via della rivalutazione.
Nelle prossime settimane, i pensionati italiani riceveranno la prima mensilità del 2025. L’Inps ha già provveduto ad informare, attraverso una comunicazione pubblicata sul proprio sito, il giorno di pagamento del rateo di gennaio.
L’erogazione avverrà, come accade ogni anno a gennaio, nel secondo giorno bancabile del mese e non al primo, ossia venerdì 3. La data in questione è valida solo per gli accrediti su conto corrente postale o bancario, mentre per il ritiro in contanti presso gli uffici postali si seguirà la turnazione alfabetica introdotta durante la pandemia. Vediamo tutte le date di pagamento delle pensioni relativamente alla mensilità di gennaio.
Il primo rateo della pensione del 2025 arriverà a breve per milioni di pensionati italiani. Con un messaggio pubblicato sul proprio sito giovedì 19 dicembre, l’Inps ha reso noto che è già possibile consultare il nuovo cedolino della pensione ed ha fornito i chiarimenti sull’erogazione.
Per quanto riguarda la data di pagamento, a gennaio, contrariamente agli altri mesi, l’erogazione avviene il secondo giorno bancabile del mese. In questo caso, dunque, gli importi arriveranno venerdì 3 gennaio per i pensionati che hanno optato per l’accredito su conto corrente postale o bancario. Chi, invece, ha scelto il ritiro presso gli uffici postali, possibile solo per importi non superiori a mille euro, dovrà rispettare la consueta turnazione alfabetica, introdotto durante la pandemia Covid-19 per evitare code e assembramenti.
I ritiri in contanti inizieranno proprio venerdì 3 gennaio e proseguiranno nei giorni seguenti probabilmente il seguente calendario: venerdì 3 gennaio potranno recarsi allo sportello i pensionati il cui cognome inizia con le lettere dalla A alla C; sabato 4 gennaio, ma solo al mattino, sarà il turno dei cognomi dalla D alla K; martedì 7 gennaio potranno ritirare l’assegno i cognomi dalla L alla P; mercoledì 8 gennaio i cognomi dalla Q alla Z.
Come già accennato, è possibile già consultare il cedolino della pensione che per il 2025 subirà un leggero aumento tenendo conto del tasso di inflazione, accertato dall’Istat (0,8%). La rivalutazione seguirà il meccanismo a scaglioni che prevede tre fasce in base all’importo percepito:
Pensioni fino a 4 volte il minimo: rivalutazione al 100% del tasso d’inflazione (0,8%);
Pensioni comprese tra 4 e 5 volte il minimo: rivalutazione al 90% (0,72%);
Pensioni oltre 5 volte il minimo: rivalutazione al 75% (0,6%).
Per le pensioni minime, invece, oltre agli aggiornamenti tenendo conto del tasso Istat, è stata confermata una rivalutazione fissa del 2,2% che porterà i trattamenti minimi a salire a 616,57 euro al mese.
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